domenica 10 gennaio 2021

progetti 2021

 Anche nella assenza, nella limitatezza, nella mancanza di esecuzione, la progettualità del mio FARE, non si ferma e per quando sarà possibile ritornare "in scena" ho già pronti o in via di definizione alcuni progetti teatrali in assolo o in collaborazione.

Eccoli, con piccoli accenni.

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Tratto dal libro scritto da Cristiana Previati, uno spettacolo/performance/evento che unisce la parola, l’immagine, la musica e il movimento. La presentazione di un libro che pone domande, quesiti, che ne anticipa o dissolve le possibili risposte, ma lascia libertà d’interpretazione. Sette vizi, sette percorsi diversi che portano tutti verso un unico punto. Una concatenazione di riflessioni per guardarci dentro e scoprirci tutti attratti e respinti dall’ombra suadente di ciò che è peccaminoso. 




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Damnatio Memoriae è una locuzione in lingua latina che significa letteralmente "condanna della memoria". Nel diritto romano indicava una pena consistente nella cancellazione di qualsiasi traccia riguardante una persona, come se essa non fosse mai esistita e quindi destinata all’oblio.

Dal punto di vista psicoanalitico un soggetto può essere colpito dalla Damnatio Memoriae ossia dal ricordo legato soprattutto ad avvenimenti piacevoli o particolarmente negativi come la perdita di una persona cara. In questo caso l’inconscio del vuoto e della perdita prevale su tutto ciò che è esistito e si è realizzato nella propria vita.

Questo periodo che tutti noi stiamo vivendo, porterà per alcuni alla cancellazione di determinati momenti accaduti.

Questo lavoro, attingendo a testi scritti recentemente e di anni passati, vuole essere una riflessione sulla vita e sull’esistenza, sugli incontri e sugli abbandoni, sulle gioie e sui dolori. Quale la soluzione ad una possibile risoluzione? La cancellazione della memoria e quindi di tutto ciò che è accaduto. Fare tabula rasa, farsi pagina bianca per ri-scrivere ogni volta la propria esistenza.


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Due corpi, un uomo e una donna, o due esseri umani non ben distinti, ognuno con la propria identità, attraverso il movimento, il gesto, la parola e la musica, si confrontano e si esprimono l’un con l’altro e con l’intero mondo che li circonda, raccontandosi e colloquiando, ognuno con la necessità di essere riconosciuto, ricordato, ma anche vivo nel presente. Come vorremmo essere ricordati? Per quali immagini e per quali parole? Per quale gesto? ...ma soprattutto da chi saremo ricordati?

Questo è il progetto di Teatro Danza “reMEmberME”, dove l’arte della rappresentazione esprime ed unisce, rivela e trasmuta, è movimento e immobilità, è sempre potenza di un grido nel silenzio.



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Un colore, una musica, le parole che attraverso il gesto e la danza arrivano a descrivere un’emozione, uno stato della vita, un esserne parte.  BLU nasce dall’ascolto e dalla visione e arriva a definirne i contorni.

 

parole e voce di Adriano Baccaglini su musica di Ryuichi Sakamoto

azione scenica per Danzatrice o Danzatore