mercoledì 10 ottobre 2012

Spettacoli di TEATRO-POESIA




LyRICOGRAFIE

partitura per VOCE sola tra MUSICA e PAROLE

di Adriano Baccaglini

Una voce si spande nell'aria. Lamento o desiderio? In un viaggio tra esperienze vissute, emozioni provate, pensieri scritti, una riflessione sui sentimenti, sull’identità, sulla ricerca della parola, sull'oggetto d'amore.
Un viaggio di mutamento, trasformazione, cambiamento, ma anche di tristezza, allegria, sofferenze e indimenticabili gioie.
Un saggio lirico sulla sensazione, sull'aestesicità, sulle emozioni.
Un urlo forte contro l'incomunicabilità.
Ancora e sempre l'espressione più personale di un "silenzio che non tace".                                        
A.B. (2012)
LyRICOGRAFIE è prima di tutto un in-contro di arte dinamica tra parole, immagini e suoni. Sono le parole e la loro musica. Parole che evocano immagini e immagini che evocano parole. Sono le parole dette attraverso il suono della voce, un suono che cambia e si modifica secondo le emozioni e i sentimenti. E’ la fascinazione che nasce dall’ascolto di una musica, ma anche dall’ascolto del silenzio. Perché dentro il silenzio c’è il suono, quello che si crea nell’incontro tra il dentro e il fuori di ognuno di noi.
Le poesie spesso nascono in questo modo, e poi vengono rinchiuse dentro pagine, che forse mai nessuno leggerà.
Alora perché non ritornare ad evocarle, a renderle vive, a far si che ritornino nello stato in cui sono nate, capitoli di un viaggio tra la memoria, le immagini e la musica?
In LyRICOGRAFIE l’intenzione è quella di ritornare all’ascolto, al saper ascoltare, all’importanza del peso e quindi del significato che hanno le parole dette, e prima ancora scritte, evocate dall’autore stesso.

“… solo così la poesia vive e si svela, perché la poesia è arte dinamica e l’immobilità la uccide”.(Lello Voce)
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Schema dello spettacolo:

01            - INTRO                                
02            - DENTRO DI ME                                  2010       
03            - ESCO DALL’INVERNO                      2012       
04            - PENSIERI D’ACQUA                          2001       
05            - IN QUESTO MIO TEMPO                   2010
                - GUARDAMI                                        1995
06            - 1994…2001 da:
                               - A.A.A.                                  1994                       
                               - PENSIERI                            1995
                                - L’ATTESA                           1996
                                - FUORI DA ME                     2000

07            - NON SEGUIRMI                                 2010
08            - HELLAS                                              1998
09            - ABBRACCIAMI – non perdermi          2010                      
10            - IN VERTICALE                                   2008
11            - HO MANI                                            2010                      
12            - outro - NOTTI ROMANE                    1992                      
13            - MOVIMENTO SUBLIME                    1988
14            - TRACCIATI                                         1988                      
15            - IL TEMPO DEL SILENZIO                 1988       
16            - QUEL GESTO                                     2012       
17            - ASCOLTO IL RUMORE                      2012
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durata 45 minuti circa.
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Musiche di:             Sakamoto – P. Fresu - R. Towner - O. Sosa – AA.VV.

Immagini ed elaborazioni grafiche di:     A. Baccaglini

Il rumore del mare è stato registrato sulla spiaggia di Porto Caleri un giorno d’estate del 2011.


meTHAmorPHOsis
di
Adriano Baccaglini

“… tutto è trasformazione, mutamento, silenzio”.


aprile 2012
La metamorfosi è cambiamento, è mutazione della forma, come nel testo Kafkiano, il corpo cambia la forma ma il pensiero rimane uguale o nelle metamorfosi di Ovidio, dove la necessità dell’amore si trasforma in natura per far sì che l’amore resti eterno. Qui invece l’evento o gli eventi della vita, mutano la forma o l’aspetto, e il pensiero, un pensiero solcato dal tempo, dal dolore, dagli incontri.
La metamorfosi avviene anche nella parola, nel significato, che muta   secondo l’emozione, il respiro, il luogo della sua evocazione. La metamorfosi indica una meta, un luogo a cui tendere, il possibile luogo dove tutto si placa e si cancella per farsi silenzio, solo e unico silenzio.


Schema dello spettacolo:

01     - INTRO                   
02     - BIOGRAFIA INCERTA               2009  
03     - ABBRACCIAMI (non perdermi)        2010  
04     - IL GIARDINO MALATO               2011  
05     - D.J.*
06     - FINE
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durata 15 minuti circa.
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Musiche di:
Sakamoto – R. Towner  – AA.VV.

Immagini ed elaborazioni grafiche di:
A. Baccaglini

* - “Nel Blu” di Derek Jarman da “Chroma”




M di A
Identificazione di una voce

liberamente tratto da
“MEMORIE di ADRIANO”
di Marguerite Yourcenar

di e con
Adriano Baccaglini
Affrontare un testo come questo è come buttarsi da un grattacielo di cento piani, o precipiti e muori, oppure prendi il volo e non torni più indietro.
Memorie di Adriano” è sempre rimasto presente nella mia mente da molto tempo, però a dire il vero non l’ho mai letto completamente.
L’ho iniziato, ma dopo alcune pagine ho dovuto interromperlo. Perché? Mi era impossibile continuare. Su alcune parti del testo, una sorta di identificazione si è manifestata nella mia mente.
La stessa cosa che mi accadde da ragazzo nel visitare Villa Adriana a Tivoli.
Camminavo nel sito archeologico come se non fosse la prima volta. Come se conoscessi già quel luogo.
Suggestione da tanta bellezza? Non saprei esprimerlo. Certamente ancora una volta identificazione.
Allora ho iniziato a lavorare su questa parola ripercorrendo tratti della mia vita, frammenti spesso sconnessi, intersecandoli con la poetica della Yourcenar.
E’ nato così questo breve spettacolo una sorta di biografia incerta , dove le parole, la musica e le immagini costruiscono un percorso in parte vero in parte immaginato, dove la mescolanza dei testi e delle immagini, volano nel vento come le pagine di un libro mai letto, che rimarrà per sempre aperto.
Morirò o prenderò il volo?
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Schema dello spettacolo:

01           – inizio….             la voce del vento
02           – prologo di una biografia incerta
03           – l’infanzia-l’adolescenza-la famiglia
04           – il teatro
05           – gli altri
06           – una donna*
07           – l’anima della bellezza (Antinoo)**
08           – l’addio di Adriano***

* -           “Ho capito che ti amo”
                testo di Luigi Tenco - voce di Ornella Vanoni

**-          “Dido’s Lament”
                musica di Frank Purcell -                 voce di Alison Moyet

***-       “Pari intervallo”
                musica di Arvo Part

- elaborazioni sonore su musiche di Paolo Fresu
- elaborazioni video di Adriano Baccaglini

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durata 30 minuti circa


E x I T
di e con

Adriano Baccaglini
  

agosto 2012
Mi sono spesso domandato se la scrittura può liberarti, può salvarti, può essere una via d’uscita dal dolore. La scrittura può senz’altro fermare l’emozione che altrimenti sarebbe persa. Scrivere è l’unico modo per non lasciare morire il pensiero. Quante emozioni che nella vita si perdono, alcune però devono essere fermate, e poi evocate, per farle rivivere, se non come sono nate, ma cercando di con-dividerle con gli altri. Questo è anche il compito del teatro, e questo è l’intento di questo piccolo, breve, ma intenso lavoro.
A.B.


musiche di:

Alice – “Fur Alina”
Paolo Fresu e Omar Sosa – “Si dolce è il tormento”

Elaborazione sonora del vento su musica di Kate Bush

Elaborazioni video-grafiche di Adriano Baccaglini

durata 15 minuti circa




In Nome della Madre
di Erri De Luca


lettura di
Adriano Baccaglini

***

dicembre 2012
“ In Nome della Madre” è un racconto di una bellezza e di un amore immenso e viscerale, di un legame unico e assoluto tra madre e figlio fino al distacco dal corpo, attraverso la nascita.
Erri De Luca riesce in poche pagine a descrivere la forza, il silenzio e la difficile accettazione di Miriàm di un destino che da madre sente implacabile, destinato, al quale non può opporsi ma solo chiedere che avvenga il più tardi possibile.
Una storia vera perché narrata in prima persona dalla donna, dal suo punto di vista e non da quello degli uomini.
Erri De Luca la rende vera, carne e sangue, donna impaurita ma forte, forte da sfidare leggi e villaggio senza mai abbassare la testa. Una donna che difende suo figlio, solo suo, da tutti e che per quel figlio non teme nemmeno la morte per lapidazione, come la legge comandava.
Il prodigio della notte di Natale, è per Erri De Luca, il parto della vergine e la festa della madre.

***

01 – Introduzione
02 – Preludio
               
                “Naked Spirit”  - di Sainkho Namtchylak 
               
03 - Ieshu, figlio mio
04 - Tu non sarai più mio

                “Overture”  - da “Another world” di  Antony and The Johnsons 
                Live della Danish National Chamber Orchestra
                “Little Buddha” – di Ryuichi Sakamoto

05 - Il peso delle parole
06 - Diverso

                “ Da Pacem Domine” – da “In Principio”
                musica di Arvo Part – coro Hilliard Ensamble

07 - Un’offerta

                “ Pari intervallo” – da “Annum per Annum” 
                musica di Arvo Part

08 - Non sia prima di così
09 - Una promessa
10 - Uno spazio vuoto

                “ In Nomine Lucis” – da “Annum per Annum” 
                musica di Giacinto Scelsi

durata 35 minuti circa.


“ALGHE”
  di e con
Adriano Baccaglini

 Breve racconto o lunga poesia? Storia vissuta reale o simulazione?
Storia di un incontro, storia di un desiderio, storia di una solitudine, di altre solitudini, del bisogno di comunicare, del bisogno di amare.
Storia del contrasto tra interno ed esterno – tra la sensorialità corporale e la sensorialità temporale.
Ma anche la storia di un anno sulla ricerca della parola e della scrittura, sul significato dell’identità tra parola e immagine, sul simbolo, sulla simbiosi, sulla figurazione concreta dell’idea.
Storia di un dubbio o di una certezza.
Storia di un “silenzio che non tace”.

Musiche di:
            Alice – “Fur Alina”
            Ryuicky Sakamoto e Alva Noto – “Morning”
            Paolo Fresu e Omar Sosa – “Crepuscolo”

Elaborazione video di:
            Adriano Baccaglini

durata della lettura 25 minuti circa.



IN-CANTO
di e con Adriano Baccaglini

Cos’è IN-CANTO
E’ tutto quello che ti canta dentro (in). Sono le parole e la loro musica. Sono le parole dette, attraverso il suono della voce, un suono che cambia e si modifica secondo le emozioni e i sentimenti. E’ anche la fascinazione che nasce dall’ascolto di una musica, ma anche dall’ascolto del silenzio.
E’ un  ritornare all’ascolto, al sapere ascoltare, all’importanza del peso e quindi del significato che hanno le parole dette, e prima ancora scritte.
IN-CANTO è quindi soprattutto uno spettacolo sull’ascolto, che si apre e si chiude sulle parole di una canzone che è prima di tutto testo poetico “La costruzione di un amore” di Ivano Fossati.
E’ un percorso circolare che però lascia ampie vie di fuga, verso linguaggi e varie esperienze, che parlano però di amore, della fatica che si fa per costruirlo, ma soprattutto della passione che ognuno di noi dedica per poterlo realizzare.
Poche parole ma incisive come quelle che sapeva scrivere Emily Dickinson come le poche note di “Frammento del coraggioso” di Fresu e Caine.
Vivien Lamarque in “Caro nome mio” ha scritto la biografia di una donna qualunque, ma al contrario.
Di Alda Merini l’IN-CANTO è nello scarno dolore di “Canto delle donne” che batte come le dolenti note del pianoforte in “Aqua”di Sakamoto.
Luigi Tenco è stato prima che cantautore un poeta, nella breve ma intensa canzone “Ho capito che ti amo” solo la voce di Ornella Vanoni può darne il giusto IN-CANTO.
Ornella Vanoni ha cantato la poetica brasiliana del suo più grande autore Vinicius de Moraes, e nella canzone “Io so che t’amerò” riporto il gioco e la magia di “Assenza”.
Un assolo di Paolo Fresu ci accompagna verso “Pensieri”, una breve ed intensa biografia scritta da Ornella stessa.
Il cerchio poi si chiude, ancora con “La costruzione di un amore”, ma questa volta nella magistrale interpretazione live di Ornella tratta da un memorabile concerto del 1988. 
Di tutto questo spero rimarrà l’IN-CANTO.
Schema dello spettacolo:

                INTRO
                musica di Ryuiky Sakamoto da “ Alexiey and the spring” – Steam
                musica di Arvo Part da “ Pro et Contra” – Largo

LA COSTRUZIONE DI UN AMORE
                testo di Ivano Fossati

LA MIA LETTERA AL MONDO
                poesia di Emily Dikinson
                musica di Paolo Fresu - Uri Caine da “ Things” – Frammento del coraggioso

CARO NOME MIO
                poesia di Vivien Lamarque
                musica di Paolo Fresu - Uri Caine da “ Things” – Sonia said

CANTO DELLE DONNE
                poesia di Alda Merini
                musica di Ryuiky Sakamoto da “ BTTB” – Aqua
               
HO CAPITO CHE TI AMO
                testo e musica di Luigi Tenco
                voce di Ornella Vanoni da “ Uomini” – 1984

IO SO CHE TI AMERO’- ASSENZA
                testo e musica di Vinicius de Moraes
                voce di Ornella Vanoni da “ Live al Blu Note” – 2009

OUTRO
                musica di Paolo Fresu da “ Latitudini” – Tema dei fiori e del pianto

PENSIERI
                testo di Ornella Vanoni
                musica di Paolo Fresu e Omar Sosa da “Alma” – Nenia

LA COSTRUZIONE DI UN AMORE
                testo e musica di Ivano Fossati
                voce di Ornella Vanoni dal Live Concerto “ O” - Buenos Aires1988

Durata 30 minuti circa.


Dedicato a chi ama la poesia, a chi ogni giorno dedica il suo tempo per costruire la propria vita nell’amore per tutto ciò che lo circonda. Perchè nella musica di queste parole, si possa ritrovare. Dedicato alle passioni, senza le quali nulla può esistere.
Alla mia grande passione, alla sua voce, che mi accompagna nella costruzione del mio amore, della mia vita.